Il verbo su cui si basa il nostro lavoro è “Scegliere”.
Assaggiare, valutare, selezionare.
L’olio è un prodotto delicato: se un’unica fase della sua produzione non va nel verso giusto, qualità e gusto ne risentono immediatamente. Per questo la nostra professione richiede competenze, rigore e precisione. Il nostro compito passa da un’attenta analisi del lavoro dei coltivatori che producono le olive, dei frantoiani che si occupano della loro spremitura, dei mediatori che vendono l’olio. Noi siamo al termine di questa complicata ma gustosa catena, preparati a scegliere il meglio.
Questa posizione ci mette nella condizione ideale per fare ciò a cui siamo interessati: occuparci della qualità.
Scegliere significa dare fiducia ad un lavoro ben fatto e, in cambio, riceverla da chi giudica ben fatto il nostro lavoro. Il nostro olio nasce così.
Negli anni abbiamo capito che una volta entrati in una cucina, tendenzialmente ci restiamo.
Questo per noi rappresenta un importantissimo traguardo, sinonimo di fiducia dei consumatori e di riconoscenza per l’impegno che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro.
Il fattore che più influenza il profilo sensoriale di un olio di oliva è rappresentato dalla sua origine genetica, cioè la varietà dell’oliva, ma anche le condizioni agronomiche, pedoclimatiche e tecnologiche hanno valenze importanti sul prodotto finale.
Dopo anni di prove e sperimentazioni siamo sicuri che le differenze organolettiche che caratterizzano i nostri prodotti siano avvertibili non solo da un assaggiatore esperto, così
come da un professionista, ma anche da qualsiasi persona curiosa e attenta.